Luogo: Aula 4A, Edificio D, sede centrale Università di Trieste | Città: Trieste
Dalla resilienza all'antifragilità: come la mindfulness, la meditazione, la compassione e la psicologia positiva possono favorire la crescita attraverso le avversità
Corso di formazione con Alessandra Galmonte, Professore Associato di Psicologia generale, Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute, Università di Trieste “
Introducono:
Claudio Tonzar – Università di Urbino, Presidente di Psicoattività
Tiziano Agostini, Professore ordinario di Psicologia generale, Università di Trieste
Trieste, lunedi 24 febbraio 2025
ORE 14.00 - 18.00
Aula 4A, Edificio D, sede centrale Università di Trieste
Piazzale Europa, 1 -
(La partecipazione è gratuita e libera, fino ad esaurimento dei posti in sala)
Negli ultimi anni, molti ambiti della psicologia hanno sviluppato l’indagine scientifica sugli effetti di strumenti/approcci quali la mindfulness, la meditazione, la compassione, la psicologia positiva e l’antifragilità, ma vale la pena sottolineare anche le profonde connessioni tra ognuno di questi strumenti/approcci alla gestione delle sofferenze esistenziali e al miglioramento della qualità della vita e del benessere psicologico. Ognuno di questi strumenti/approcci contribuisce alla resilienza mentale e al benessere, favorendo la capacità delle persone di far fronte alle avversità e di trasformarle in positivo, grazie alla realizzazione di un mindset volto alla crescita personale. All’interno di una visione olistica della persona, sebbene distinti, in realtà questi strumenti/approcci sono profondamente interconnessi.
Introdotta come concetto psicologico da Kabat-Zinn (1994), la mindfulness, ovvero la pratica del portare attenzione al momento presente in modo curioso e non giudicante, con consapevolezza e accettazione, costituisce elemento centrale nella meditazione e nella compassione. La mindfulness permette di coltivare una maggiore consapevolezza dei propri pensieri, emozioni e situazioni di vita, e consente dunque di sviluppare strategie di coping e di risposta proattiva, piuttosto che limitarsi a reagire o a restare passivi rispetto alle sfide della vita.
La meditazione, pratica millenaria della filosofia induista e buddhista, viene spesso integrata come strumento per sviluppare la mindfulness, e include tecniche che favoriscono la chiarezza mentale e la stabilità emotiva. Una pratica regolare di meditazione rafforza la flessibilità cognitiva, riduce lo stress e migliora il benessere psicologico complessivo.
La compassione, sia verso se stessi sia verso gli altri, diventata in tempi relativamente recenti centro di un modello di psicoterapia (Gilbert, 1989/2016) è intrinsecamente correlata alla pratica della mindfulness e alla meditazione. Sviluppando l'autoconsapevolezza e la regolazione emotiva, la compassione favorisce l’essere più empatici e comprensivi. Inoltre, facilita lo sviluppo e il mantenimento di relazioni positive e migliora la resilienza emotiva, in linea con i principi della psicologia positiva.
La psicologia positiva, che nasce dagli studi di Seligman (1975) sull'impotenza appresa, si concentra sul potenziamento di punti di forza, sul benessere e sulla realizzazione umana, integrando mindfulness e compassione come elementi chiave per promuovere felicità, resilienza e antifragilità.
L'antifragilità, un concetto introdotto da Nassim Nicholas Taleb (2012), si riferisce alla capacità di trarre forza e crescere dalle avversità. A differenza della semplice resilienza, che implica la mera resistenza allo stress, l'antifragilità identifica le sfide e l'incertezza come potenziali catalizzatori per il miglioramento. Mindfulness, meditazione e compassione contribuiscono all'antifragilità, aiutando le persone ad accettare il disagio, regolare le emozioni e mantenere un mindset orientato alla crescita. L’approccio e gli strumenti proposti dalla psicologia positiva contribuiscono a rafforzare ulteriormente l'antifragilità, incoraggiando l’ottimismo, la gratitudine e il mantenimento di un focus sui punti di forza, consentendo alle persone non solo di resistere, ma anche di trarre beneficio dalle incertezze e dalle difficoltà della vita.
In sintesi, mindfulness, meditazione, compassione, psicologia positiva e antifragilità costituiscono un quadro integrato per la crescita mentale ed emotiva e offrono degli strumenti potenti per coltivare un approccio alla vita armonioso e gratificante. Praticando la mindfulness e la meditazione si possono sviluppare autoconsapevolezza e regolazione emotiva, che a loro volta favoriscono l’incremento della compassione e del benessere psicologico; la psicologia positiva potenzia questo processo promuovendo l’identificazione e lo sviluppo di punti di forza e resilienza, portando infine all'antifragilità, uno stato in cui le avversità diventano un'opportunità di crescita.
Alessandra Galmonte è Professore Associato presso il Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute dell’Università di Trieste. Ha conseguito una laurea quinquennale in Psicologia e un Dottorato di Ricerca in Psicologia Sperimentale presso l’Università di Trieste, e un Diploma di Specializzazione in Psicologia dello Sport all’Università di Torino. Attualmente è in formazione specialistica in psicoterapia presso la Scuola Funzionale di Trieste.
Pratica la meditazione nella tradizione Rinzai Zen ed è co-conduttore di corsi di mindfulness e meditazione di consapevolezza per gli studenti dell’Università di Trieste.
I suoi principali interessi di ricerca e clinici includono la percezione, l’ergonomia cognitiva e l’usabilità, la psicologia dello sport, la psicologia medica, e più nello specifico, la comunicazione e l’interazione con il paziente, il ruolo dei processi cognitivi, emotivi e motivazionali nella riabilitazione fisica (sia per pazienti sani che neurologici) e nella terapia delle cefalee, la rilevazione e la prevenzione di moral distress, compassion fatigue e burnout nelle professioni sanitarie, la salute mentale nella popolazione studentesca, la psicologia dell’emergenza e del trauma, con particolare attenzione ai contesti ospedalieri (adulti e neonatali).